Simone Castano protagonista di un viaggio tra storia e leggenda in una città senza tempo.
Venerdì 8 giugno, al cinema Piccolo l’anteprima nazionale della docu-fiction
Un diario ritrovato, un tesoro scomparso, due giovani decisi a svelarne il mistero e sullo sfondo una città senza tempo: Matera. Sono questi gli “indizi” intorno a cui si sviluppa la docu-fiction “L’oro di Matera” che prodotto da Grapevine Studio, sarà presentata in anteprima nazionale venerdì 8 giugno, alle ore 18, nella sala del cinema Il Piccolo della città dei Sassi. Interverranno, prima della proiezione, i registi Riccardo Papa e Eugenio Persico, Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, Luigi Di Lauro, presidente dell’associazione Matera Città del cinema e Carmela Suriano, managing director Italy Planitalia.
Partendo da una leggenda locale, “L’oro di Matera” ripercorre la storia mitologica e artistica della città di Matera.
Protagonista di questo viaggio alla scoperta di un passato arcaico e misterioso è il giovane Simone, ritornato nella città delle origini sulle tracce del tesoro che fu di un Barbarossa. A vestirne i panni un altro materano di “ritorno”: l’attore Simone Castano. Ad affiancarlo in questa avvincente caccia al tesoro Carla (alias Carla La Torre), una ragazza del posto appassionata di folklore e di quell’antica leggenda.
aiutandolo a comprendere
Luoghi fantastici, tesori nascosti, sfarzosi palazzi barocchi e meravigliose chiese rupestri:
Simone si ritroverà immerso in posti ricchi di storia e fascino, partendo da una grotta, quella dei pipistrelli, che da sempre custodisce segreti e leggende che si sono tramandate oralmente attraverso molte generazioni di materani.
La sua indagine dà forma ad una docu-fiction, ricca di avventura e umorismo, al confine tra la realtà e la suggestione dei personaggi più leggendari e i misteri più suggestivi, che vuole proporre una diversa chiave di lettura sulla visione di Matera.
“Il documentario “L’oro di Matera” – spiegano i registi Papa e Persico- nasce con l’intento di valorizzare il territorio e la cultura lucani. Partendo dalla leggenda del “tesoro di re Barbarossa”,il progetto farà luce su quelle che sono sempre state considerate le peculiarità culturali e artistiche del luogo e della storia che contraddistingue la città.
Abbiamo avuto così modo di esplorare una Matera ricca di suggestioni, storie fantastiche,
atmosfere al confine tra sogno e realtà. Folklore e storia sono i veri protagonisti di questa avventura e al centro del nostro documentario. Muovendosi attraverso gli sconfinati orizzonti lucani, ci siamo ritrovati di fronte a luoghi di immenso valore artistico e storico: chiese rupestri, cripte, musei, fino ad esplorare il parco naturale della Murgia.
L’ idea di regia si è fondata sulla presenza dei due personaggi di finzione, Simone e Carla, che indagando intorno alla leggenda del tesoro del re Barbarossa, hanno dato modo di coniugare l’investigazione documentaristica ad uno stile di ripresa moderno e concitato”.
Ma dopo lunghe e minuziose ricerche, i due giovani protagonisti giungeranno all’unica conclusione possibile: l’oro di Matera è Matera stessa.