Continua il volo dell’Aquila. La Lazio di Inzaghi beffa la Juventus allo Stadium

Continua il volo dell’Aquila. La Lazio di Inzaghi beffa la Juventus allo Stadium

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Immobile e Strakosha lasciano senza fiato la bolgia bianconera e sfata un tabù. Il tecnico gongola.

La Lazio trova un altro prato verde dove volare. E non poteva fare meglio, andando a trafugare il fortino della laziojuventus 2Vecchia Signora. Monumentale Immobile, ottime trame di gioco, grande forza di volontà e mentalità vincente. Una forma fisica invidiabile e lo Juventus Stadium cade dopo due anni dall’ultima volta (era il 2015 e sono passate da allora 41 partite). Inoltre, Inzaghi riesce anche nella scalata più difficile, quella contro i numeri di una sfida che vede la Lazio in forte affanno (la Juventus è la squadra contro la quale i biancocelesti hanno perso più volte nella storia). Uno spettacolo, c’è poco altro da aggiungere. Se poi si pensa che la Juventus è per la seconda vittima di questa Lazio, i dati iniziano ad interessare meno e si guarda alla realtà attuale. La Lazio, quella vera, quella che lottava per lo scudetto ed era sempre tra le migliori della Serie A è tornata. Senza dimenticare un Ciro Immobile nel suo miglior momento di splendore (già undici le sue reti) e Strakosha (che neutralizza il rigore di Dybala a tempo scaduto), non si pongono limiti a questo gruppo. E Inzaghi gongola.

LA GARA – L’inizio è difficile. La Juventus, come sempre, è temibilissima e gioca con grande personalità. Un po’ di timore reverenziale permette ai padroni di casa di fare il gioco e dominare la scena. Una trentina di minuti ottimi perlaziojuventus 1 la squadra di Allegri, in calando però con il passare dei minuti. Il gol di Douglas Costa al 23’ sul filo del fuorigioco, infatti, spezza l’incantesimo. La Juventus si ammorbidisce e lascia spazio ad una Lazio che con nervo e passione, voglia e determinazione cambia il volto alla partita. Deliziosa la trama che porta al gol del pareggio di Immobile, con Luis Alberto a confezionare un assist puntuale, preciso e prezioso, trasformato in oro dal bomber napoletano. Poi, da una parte Higuain si divora il nuovo vantaggio, ipnotizzato nell’uno contro uno da Strakosha; mentre dall’altra parte Buffon stende il solito Immobile, che dal dischetto è perfetto. La Lazio ribalta la sfida, passa in vantaggio e gela lo Stadium. Finale infuocato, ma soprattutto per un episodio. Interviene la Var e assegna il penalty alla Juventus a tempo scaduto. Dal dischetto si presenta il subentrato Dybala, che però per la seconda volta sbaglia; o meglio meriti a Strakosha, che si distende e para, facendo dimenticare la “quasi papera” del primo tempo che aveva portato alla traversa di Higuain. Triplice fischio, la Lazio continua la sua corsa; la Juventus rallenta.