Favolosa, strepitosa, magnifica. In una sola parola Magica. La Roma annienta il Chelsea in Champions

Favolosa, strepitosa, magnifica. In una sola parola Magica. La Roma annienta il Chelsea in Champions

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La doppietta di El Shaarawy spiana la strada ai giallorossi, Perotti chiude i conti. Di Francesco supera l’esame di azione romachealsematurità Una notte che sarà difficile da dimenticare.

 

La Roma supera il Chelsea delle stelle e dell’italianissimo Antonio Conte, con un netto 3-0; si spiana la strada verso gli ottavi di finale di Champions League; supera l’esame di maturità di un gruppo che vuol stupire e crescere ancora. Una Roma padrona in campo europeo mancava da tanto, tantissimo. I tifosi giallorossi, negli anni, hanno imparato anche ad ingoiare bocconi amari. Ma questa volta è tutto diverso. Questa volta è possibile sbizzarrire tutta la gioia possibile. La Roma del giovane e intraprendente Di Francesco può urlare contro il cielo la sua felicità per aver spazzato in un solo colpo brutte sconfitte ed un recente passato molto difficile in Europa. Questa Roma ha dimostrato di saper osare e poter andare oltre ogni aspettativa. Il tabellino recita i nomi di El Shaarawy e Perotti, ma nella bacheca dei ricordi finiranno le prestazioni di tutti i calciatori scesi in campo e di mister Di Francesco. Da Fazio a De Rossi, passando per Dzeko, Kolarov, Florenzi, Nainggolan, Juan Jesus, Strootman e Allison. Ma anche quelli dei subentrati Manolas, Pellegrini e Gerson, o degli altri componenti di un gruppo che si riscopre sempre più vincente e concreto.

 

LA GARA – I trentotto secondi più belli della partita? Quelli che separano il calcio d’inizio dalla sassata, precisa e potente di El Shaarawy, che su sponda di Dzeko trafigge Courtois e regala il gol del vantaggio. La Roma si ritrova la strada spianata verso il successo dopo meno di un minuto dal primo pallone toccato nella sfida. I cinquantacinqueesultanza allison mila dell’Olimpico sono già in visibilio. La Roma, dopo aver fermato la corazzata di Conte a Londra, si sta ripetendo tra le mura amiche, contro una formazione che, solo a leggere i nomi, mette i brividi: da Courois a Fabregas, passando per l’ex Rudiger e David Luiz, Pedro, Hazard e Morata, solo per citarne alcuni. Ma per la Roma, la musichetta della Champions questa volta ha portato un’aria diversa. Pressing alto, Chelsea impossibilitato a giocare; dominio del campo e della sfera. Sul raddoppio di El Shaarawy gli inglesi prendono uno schiaffo fatale. Non c’è partita in alcuni momenti, Conte non trova alternative, Di Francesco ha studiato nei dettagli la sfida e la forma fisica di Strootman e Nainggolan fa il resto. In mediana è dominio assoluto. Poi Kolarov inventa per Perotti, che spedisce all’angolino e batte per la terza volta Courtois. Servito il tris, la Roma potrebbe persino dilagare, ma sciupa un paio di colpi del definitivo ko tecnico. Ma, a questo punto, poco importa. Vittoria, primo posto nel girone, un solo punto dagli ottavi (con la gara di Madrid e la sfida casalinga contro il Qarabag ancora da giocare) e tante consapevolezze in più messe nel paniere. La Roma ha messo la freccia, vuol essere protagonista in questa Champions League e non solo.